GSS - ITINERARI CARSOLOGICI
ATTIVITÀ
La presenza delle principali sorgenti,
doline e grotte nel raggio di poche centinaia di metri dal centro di
Bardineto fece ipotizzare negli anni Novanta al Gruppo Speleologico
Savonese la possibilità di realizzare due percorsi didattici
carsologici, alla scoperta delle grotte e del carsismo del settore
dell'area carsica di Bardineto più vicino all'abitato.
Presentato ufficialmente il progetto al
Comune, nell'anno 2000 si reperì un finanziamento del “Consorzio Valli
del Bormida e del Giovo Leader GAL” per realizzare 17 bacheche di legno;
in una prima fase i pannelli didattici furono semplicemente stampati su
carta, mentre nel 2003 il Comune di Bardineto ne finanziò la stampa
tipografica su supporti plasticati.
Grazie a due finanziamenti messi a
disposizione dalla Regione Liguria e dalla Provincia di Savona è stato
possibile stampare la guida illustrativa dei due itinerari (va rilevato
che sia per i pannelli sia per la guida il Gruppo Speleologico Savonese
ha curato gratuitamente la redazione dei testi scritti, dei disegni e
delle fotografie).
Questo primo itinerario carsologico alla
scoperta del fenomeno carsico e delle grotte di Bardineto si sviluppa ad
anello per circa un chilometro, da percorrersi tutto a piedi (60 metri
di dislivello); è illustrato da sei pannelli collocati nei punti più
significativi.
Si parte dalla piazza Vittorio Veneto (a quota m 715
slm) e si segue per 350 metri la strada comunale di Rio Secco (al primo
bivio si deve voltare a sinistra), fino a raggiungere il primo pannello,
che illustra la geomorfologia carsica della valle di Rio Secco.
Dal
pannello n. 1 l'itinerario carsologico sale lungo le pendici della
collina della Crosa: raggiunta così la dolina (il fondo è a quota circa m
760 slm) il pannello illustrativo n. 2 si trova invece sul bordo Sud
della dolina, a lato della strada carrozzabile della Crosa.
Proseguendo
lungo la strada comunale in direzione dell'abitato di Bardineto, si
raggiunge il pannello n. 3 (a sinistra della strada), dal quale si gode
di un'ottima prospettiva sulla sottostante “area di emergenza” del
“complesso carsico delle sorgenti delle Dotte”.
L'itinerario
carsologico prosegue in leggera discesa lungo la strada comunale; in
corrispondenza del primo tornante, sulla destra, è localizzato il
pannello n. 4. Da questo punto si può seguire la traccia di sentiero che
dal tornante della strada si dirige a Nord, verso il versante sul Rio
Secco: dopo una quarantina di metri si raggiunge il minuscolo imbocco
della “Bucca da Crosa”. Tornati al pannello n. 4 si continua a scendere
in direzione del centro di Bardineto, fino al successivo tornante dal
quale l'itinerario prosegue lungo la strada sterrata leggermente
ascendente.
Dal pannello n. 5, al termine della strada sterrata, si
gode di una buona prospettiva sul tratto della piana di Bardineto
sottostante il ripido versante della Collina della Crosa. Scendendo
alcuni gradini verso la cabina di alimentazione elettrica si segue la
traccia di sentiero che scende fino al piano delle sorgenti, dai prati
antistanti le sorgenti delle Dotte si raggiunge agevolmente l'imbocco
della grotta del “Buranco de Dotte”, seguendo per 200 metri il greto del
torrente Redegore, verso monte.
Questo primo itinerario carsologico
ad anello si chiude ritornando indietro lungo la sponda idrografica
sinistra del Redegore, girando poi a sinistra sulla strada che raggiunge
la strada provinciale e da lì voltando a destra fino ad arrivare
nuovamente in piazza Vittorio Veneto.
Il secondo
itinerario alla scoperta del fenomeno carsico e delle grotte di
Bardineto, si sviluppa ad anello per circa due chilometri e mezzo, da
percorrersi tutto a piedi (65 metri di dislivello), illustrato da nove
pannelli didattici.
Si parte da piazza Don Emilio Heffler (a lato
della chiesa parrocchiale), si sale lungo via Cave fino al castello
medievale, lo si supera e dopo un centinaio di metri si volta a sinistra
sulla strada sterrata che si apre tra le case in direzione Nord-Ovest:
dopo una breve salita, si segue una distesa prativa pianeggiante, si
raggiunge così il pannello n. 1, al di là del quale sale ripida la
dorsale montuosa compresa tra la Bormida e gli Avoiai: le “dolomie di
San Pietro dei Monti" affiorano in superficie. Si continua a seguire la
strada, che attraversa il Rio Avoiai e inizia a salire, incontrando un
affioramento di quarziti, la strada svolta a sinistra e prosegue
dapprima pianeggiante e poi in salita: dove riprende il percorso in
piano affiorano le rocce carbonatiche. Dopo un centinaio di metri, si
arriva nell'ampia conca pianeggiante: “dolina a piatto” aperta a valle
per l'erosione del versante, qui si trovano i pannelli descrittivi nn. 2
e 3.
L'itinerario carsologico attraversa il lato aperto verso il
fondo valle della dolina; superato un breve tratto scosceso, il sentiero
prosegue pianeggiante, fino a raggiungere il pannello n. 4.
Continuando
a seguire il sentiero, si raggiunge il pannello n. 5, procedendo lungo
il sentiero principale, dopo una ventina di metri si raggiunge un altro
sentiero discendente che si stacca sulla sinistra, lo si segue e dopo
altri 30 metri si raggiunge l'imbocco superiore della grotta del
“Buranco di Bardineto”. L'itinerario prosegue ritornando al pannello n.
5: da lì si svolta a destra su un sentiero discendente e lo si segue,
fino a raggiungere la strada provinciale Bardineto Calizzano (presso lo
spiazzo di località “Cava della Ghiaia”) e il pannello n. 6.
Tra il
pannello e lo spiazzo, la strada provinciale supera con un ponte il “Rio
Buranco”, torrente stagionale che scaturisce dalla grotta del “Buranco
di Bardineto” l'imbocco della grotta è ben visibile.
Dal pannello n. 6
si segue la strada provinciale verso Calizzano; dopo 270 metri si
arriva alla “Fontana Garesca”, la più settentrionale e la più importante
delle sorgenti dell'area carsica di Bardineto, qui si trovano i
pannelli nn. 7 e 8.
Dal pannello n. 8 l'itinerario torna verso
l'abitato di Bardineto e si raggiunge il pannello n. 9 (poco prima del
distributore di benzina, a destra della strada provinciale). Da qui si
scende sotto alla strada provinciale e ci si avvia poi diritti
attraverso i prati verso il vicino fiume Bormida, fino ad incontrare lo
stagno della “sorgente del Cascinasso”.
Ritornando indietro fino al
pannello n. 9, si prosegue lungo la strada provinciale in direzione del
centro di Bardineto e si raggiunge nuovamente piazza Don Heffler, dove
termina questo secondo itinerario.
Siamo disponibili per accompagnare gruppi di amici, scout, associazioni o scolaresche lungo i due itinerari carsologici di Bardineto. Contattaci: corso @ gruppospeleosavonese.it