GSS - LA STORIA - GRUPPO SPELEOLOGICO SAVONESE

GRUPPO SPELEOLOGICO SAVONESE
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GSS - LA STORIA

IL GRUPPO
a cura di Adele Sanna

Il Gruppo Speleologico Savonese DLF nasce nel Febbraio 1967 ad opera di alcuni giovani appassionati di speleologia: Giorgio Dal Bo, Mirko Del Signore, Roberto De Maestri, Claudio e Sebastiano Massa di Savona, Mario Camoirano di Andora, Franco Sacchetti e Nico Sgarlato di Albenga.
Vengono effettuate uscite in alcune grotte del Savonese e del Cuneese con lo scopo di creare un buon affiatamento e una buona preparazione tecnica (uso delle scalette sui pozzi verticali); alcune uscite sono fatte in collaborazione con altri gruppi (G.S.Bolzaneto e S.C.Saluzzo).
Vengono stampati i primi 2 numeri del bollettino sociale "STALATTITI E STALAGMITI".
1968
Si individuano le zone in cui operare maggiormente alla ricerca di nuove cavità: il Toiranese e il Monte Mao (Vado- Spotomo-Bergeggi), nel Savonese, e l'alta Val Tanaro, nel Cuneese.
In collaborazione con il G.S.Bolzaneto e il G.G.Ferrania viene scoperta ed esplorata la voragine terminale della Grotta degli Scogli Neri (-100 m circa), mentre in collaborazione con lo S.C. Saluzzo si trova ad Ormea una prosecuzione nel Garb di S. Caterina (che passa dalla profondità di 40 metri a 90).
Si partecipa al 1° Convegno Speleologico Ligure, nel corso del quale viene tra l'altro istituito l'Ente Autonomo "Catasto Speleologico Ligure".

1969
Aderiscono al GSS alcuni giovani Savonesi, tra cui Marco Ghersi, Marco Gozzi, Rinaldo Massucco, Nanni Minuto e Sandro Zucchiatti.
L'attività di esplorazione e accatastamento di nuove grotte è concentrata nel Toiranese e nel Basso Piemonte.
Dicembre'69-Febbraio'70: viene organizzato il 1° Corso di Speleologia, al quale si iscrivono 6 ragazze, tra cui Rosellina Gabrielli, che sarà socia del GSS per due anni, e Ida Tonero, che per motivi "matrimoniali" non proseguirà l'attività con il GSS, ma ricomparirà solamente 17 anni dopo, nel 1987.

1970
Si intensifica l'attività di ricerca e di catasto in Provincia di Savona, soprattutto nel Toiranese e sul Monte Mao (Bergeggi, Spotomo e Vado). A Toirano viene esplorata la Grotta S13, dove vengono rinvenuti e studiati reperti paleontologici.
Viene scoperta ed esplorata in Val Tanaro, presso Ormea, la Grotta di Villarchiosso, lunga circa 200 metri.
Dicembre '70-Aprile '71: si organizza il 2° Corso di Speleologia, che vede l'iscrizione di 10 allievi, 8 dei quali porteranno a termine il Corso, ma di essi solo 4 si iscriveranno al GSS (Gianni Ferrera, Glauco Gandolfo, Ezio Paola e Gabriella Tobia), conducendo attività per qualche anno.

1971
Aderisce al GSS Giovanni Badino, che condurrà attività speleologica col GSS solo per due anni; dopo di che, per motivi di studio, si trasferirà a Torino ed entrerà a far parte del G.S.Piemontese.
Si effettuano uscite di allenamento su scalette in grotte verticali (tra cui il Pozzo di Antonio, a Viozene, profondo 130 m).
Viene organizzata una ricognizione nella Carsena di Piaggia Bella, sino alla "Fin 1953" (-457 m), dove si affrontano per la prima volta i problemi derivanti da esplorazioni più complesse, quali il trasporto di  materiali e il bivacco interno.
Agosto: 5 soci GSS organizzano un tour speleoturistico sul Carso triestino dove, accompagnati da amici della Commissione Grotte "E. Boegan", visitano importanti cavità verticali (Grotta Noé, Pozzo di Plutone, Abisso di  Trebiciano) e apprendono le nuove tecniche di progressione mista, con discensori e bloccanti "dressler".
Prosegue l'attività di catasto nel Toiranese e vengono eseguite ricerche meteorologiche, biologiche e idrologiche in alcune cavità del Savonese, soprattutto nella zona costiera di Noli (Grotta Guglielmi, Diaclasona e Grotta a Pozzo di Capo Noli).
Novembre'71 -Maggio'72: si organizza il 3° Corso di Speleologia, con 15 allievi, 10 dei quali portano a termine il Corso e fanno attività nel GSS per qualche anno; tra di essi spicca per capacità tecniche Giuliano Pinna, che rimarrà socio del GSS fino al 1987.

 
1972
Alcuni soci GSS prendono parte alle spedizioni liguri intergruppo sulle Alpi Apuane (Antro del Corchia, Tana dell'Uomo Selvatico e Abisso Ribaldone).
Sporadiche battute vengono effettuate nella zona di Alto e Caprauna (CN), con scarsi risultati, e nell'Alto Toiranese (Monte Carmo), dove si localizza un pozzetto di pochi metri di profondità, che due anni dopo diventerà il Buranchino del Giogo.

1973
Alcuni soci GSS partecipano alle uscite intergruppo agli Abissi Revel e Neil Moss. Si effettuano sporadiche uscite nel Toiranese e nella zona di Alto e Caprauna (CN).
Il GSS aderisce, insieme con la maggior parte dei gruppi liguri, all'Assemblea dei Delegati dei Gruppi Speleologici Liguri, con l'intento di proporre alla Regione Liguria la promulgazione di una legge per la salvaguardia delle grotte e la promozione della speleologia.

1974
Aprile e Maggio: tramite disostruzione del pozzetto localizzato nel 1972 si dà inizio all'esplorazione del Buranchino del Giogo, che con i suoi -115 m si rivela la grotta più profonda del Toiranese.
Viene individuata una nuova zona di ricerca nel Monregalese (CN): la Colla dei Termini, dove si esplorano due pozzi e si localizza il Garbo del Vento (segnalato da un informatore di Caprauna l'anno precedente), la cui esplorazione viene conclusa l'anno successivo.
Durante il campo estivo in Carcaraia, sulle Alpi Apuane, organizzato in collaborazione con il G.S.L. "A. Issel", si esplorano il Pozzo del Trogolo (-30 m) e l'Abisso del Piffero (-82 m).
Febbraio-Luglio: si organizza il 4° Corso di Speleologia al quale si iscrivono 20 allievi, di cui solo 9 aderiscono al GSS.
Viene realizzato un documentario diacolor sonorizzato sulle “Grotte delle Alpi Marittime".
9 Novembre: durante una riunione tenutasi a Savona, l'Assemblea dei Delegati dei Gruppi Speleologici Liguri, sorta l'anno precedente, diventa la Delegazione Speleologica Ligure.

1975
Vengono esplorate ramificazioni secondarie al Buranchino del Giogo. I campi estivi sulle Alpi Apuane e in Sardegna danno scarsi risultati. Si intensificano le battute sulle Alpi Liguri e viene ultimata l'esplorazione del Garbo del Vento.
Si localizzano ed esplorano modeste cavità presso il Colle dei Giovetti (Calizzano, SV).
Novembre-Febbraio: si organizza il 5° Corso di Speleologia, con ben 27 allievi, di cui 11 entrano a far parte del GSS.

1976
Viene condotta una intensa attività sulle Alpi Apuane, dove si organizzano 4 campi e si esplorano 2 nuove grotte (Abisso Cafarnone, -103 m, e Pozzo Yama, -60 m) e una ventina di cavità minori.
Sulla Colla dei Termini (CN) viene esplorata la Carsena dei Zottazzi. Nel Toiranese vengono esplorate e rilevate 17 nuove cavità.
Ottobre-Dicembre: viene organizzato il 6° Corso di Speleologia, che risulta il più fallimentare di tutti i corsi del GSS: per vari motivi, anche organizzativi i 6 allievi abbandonano a poco a poco il  Corso, che viene pertanto interrotto alla 3^ uscita.
1977
L'attività sulle Alpi Apuane è portata avanti da un solo socio in collaborazione con Torinesi, Faentini e Versiliesi (esplorazione nuovi rami al Fighiera).
Vengono esplorate e catastate parecchie cavità di scarso sviluppo nel Toiranese propriamente detto (tra cui le grotte della zona di Merona) e in altre zone del Savonese (Rocca Barbena, Monte Carmo, Bric  Pagliarina, zona costiera di Bergeggi e Biestro di Pallare, in Valle  Bormida).
Su segnalazione di un informatore si esplora a Bardineto il Buranco da Bordara.
Si effettuano parecchie battute in Val Tanaro, specie nella zona di Villarchiosso, dove si reperiscono interessanti cavità e si inizia il rilievo di precisione della Grotta di Villarchiosso (interrotto per l'allagamento iniziale seguito ad intense piogge), e sulla Colla dei Termini, dove si esplora il Pozzo Zero, profondo 40 metri.
Viene organizzato un mini-corso interno a favore di 4 "giovani speranze", che purtroppo rimangono tali.

1978
Durante il campo estivo in Alpi Apuane viene scoperto ed esplorato l'Abisso Attilio Guaglio, profondo 650 metri.
Le battute effettuate sulla Colla dei Termini (CN) e in varie zone del  Savonese (Valle Neva presso Erli, Bric Aguzzo, Toiranese, Biestro di Pallare, Rocca delle Fene presso Pietra Ligure) conducono  all'esplorazione di modeste cavità; la più importante è la Grotta del Trabocchetto, lunga 150 metri, presso la Rocca delle Fene di Pietra Ligure.
Viene iniziato il rilievo della Grotta degli Olmi, reperita ed esplorata a Ferrania negli anni'60 dal Gruppo Grotte Ferrania (scioltosi all'inizio degli anni Settanta).

1979
La disostruzione del fondo della Grotta di Villarchiosso porta all'esplorazione di un nuovo ramo di 100 metri.
Viene proseguita l'attività di catasto nel Toiranese e in altre zone del Savonese (Balestrino e Zuccarello) e del Cuneese (Colla dei Termini e Frabosa). Si continua il rilievo della Grotta degli Olmi.
Novembre'79-Aprile'80: viene organizzato il 7° Corso di Speleologia, a cui si iscrivono 26 allievi; 10 di loro aderiscono al GSS, ma ne fanno parte per pochi anni.
Alcuni soci partecipano all'uscita di pulizia degli Scogli Neri organizzata dalla Delegazione Speleologica Ligure.

1980
Si intensificano le battute nel Toiranese e sul Monte Carmo (lato Bardineto), dove vengono localizzate e messe a catasto una decina di nuove modeste cavità. Proseguono il rilievo e le ricognizioni nella Grotta di Villarchiosso e nella Grotta degli Olmi. La Grotta del Malpasso di Capo Noli viene esplorata e rilevata.
Sporadiche battute sono effettuate alla Colla dei Termini e sulla Rocca Barbena.
Novembre '80-Marzo '81: si organizza l'8° Corso di Speleologia. Vi partecipano 24 allievi, ma di essi solo 1 si iscrive al GSS Alcuni soci partecipano al 2° Convegno Speleologico Ligure, tenutosi a Borgio Verezzi nel mese di Novembre.
Vengono  organizzate una Mostra Fotografica e una proiezione di diapositive, nell'ambito di giornate ecologiche programmate nella Fortezza di Savona, sul Priamàr.

1981
Si ritorna a "colpire” in Alpi Apuane: durante il campo pasquale viene localizzato l'Abisso Eunice (-650 m). L'esplorazione e il rilievo impegnano non poco un nutrito numero di soci.
Durante una battuta vengono localizzati in Val Vermenagna, presso Punta Mirauda (Limone, CN) l'Inghiottitoio della Mirauda e l'Abissotto della Mirauda, le cui disostruzione ed esplorazione vengono portate a termine solo due anni dopo. Si effettuano battute, osservazioni idrologiche e rilievo di numerose grotte minori nel Toiranese.
Alcune uscite sono dedicate a ricognizioni e prosecuzione rilievo alla Grotta degli Olmi.
Viene eseguito un saggio di ricerche paleontologiche alla Grotta della Giara, sotto la direzione del socio onorario Andrea Lamberti e con l'autorizzazione della Soprintendenza Archeologica. Alcuni soci partecipano al "Convegno Internazionale sulle Grotte Turistiche" organizzato dalla Delegazione Speleologica Ligure a Toirano.

1982
Sulle Alpi Apuane viene localizzata e parzialmente esplorata la Buca della Lavandaia.
Si esplora e rileva il Buranco de Dotte a Bardineto.
Due soci GSS partecipano ad una spedizione torinese all'Abisso Fighiera, durante la quale viene esplorato il Ramo “Omar Khayam”.
Sul Monte Carmo si localizzano ed esplorano due modeste cavità (Buranco dei Dui Avei e Buranco du Spessu).
Il meandro iniziale dell'Abissotto della Mirauda viene finalmente completamente disostruito.
Si effettua una campagna di scavi paleontologici alla Grotta della Giara, sotto la direzione del socio onorario Andrea Lamberti e con l'autorizzazione della Soprintendenza Archeologica.
Aprile-Giugno: viene organizzato il 9° Corso di Speleologia, a cui si iscrivono 13 persone, ma solo 5 entrano a far parte del GSS in momenti diversi. Alcuni soci GSS partecipano al "Convegno Internazionale sul Carso di Alta Montagna" organizzato ad Imperia dal G.S. Imperiese; vengono presentate due relazioni (rispettivamente sull’attività in Valle Arnetola e alla Colla dei Termini).
1983
Si concludono l'esplorazione e il rilievo della Buca della Lavandaia (-290 m).
Due soci GSS partecipano, insieme con speleologi torinesi, alla congiunzione (tramite il ramo “O. Khayam” scoperto l'anno precedente) dell'Abisso Fighiera con l'Antro dei Corchia, portando il complesso carsico ad essere il più lungo e il più profondo d'Italia per molti anni. Viene ultimato il rilievo del Buranchino del Giogo (Toirano/Boissano, SV).
Battute in zona Massimino-Vetria permettono di localizzare e rilevare alcune modeste cavità (Tana del Bru, Tana della Teiera, Tana dei Diavolo). Sulla Colla dei Termini viene esplorato il Garbo dei Zottazzi (90 m di sviluppo).
Si concludono l'esplorazione e il rilievo dell'Abissotto della Mirauda (CN).
Viene condotta una nuova campagna di scavi alla Grotta della Giara durante due uscite del 10° Corso, sotto la direzione di Andrea Lamberti e su autorizzazione della Soprintendenza Archeologica.
Dicembre: inizia il 10° Corso di Speleologia, che termina solamente nell'Agosto '85 in quanto sia gli allievi che il direttore (Massucco) sono contemporaneamente impegnati in un Corso di Archeologia. Degli 8 allievi, solo 2 entrano a far parte del GSS Alcuni soci partecipano al 3° Convegno Speleologico Ligure, tenutosi a Giustenice.

1984
Si organizzano due campi estivi alla Colla dei Termini, durante i quali vengono localizzate e rilevate alcune piccole cavità.
Nel Toiranese viene localizzato, esplorato e rilevato il Buranco dell'Acqua Randa (-50 m).
Viene eseguito un nuovo rilievo della Grotta del Malpasso di Capo Noli.
Si organizza, insieme ad altre associazioni savonesi, un "Corso Introduttivo alla Conoscenza del Finale", con lezioni ed escursioni, 5 delle quali guidate da esponenti del GSS.

1985
Proseguono le battute e le osservazioni idrologiche nel Toiranese.
Nel Bardinetese viene ripreso lo studio del Buranco de Dotte (osservazioni idrologiche, esplorazione e rilievo nuovi brevi rami); un amico subacqueo effettua una esplorazione del sifone terminale, col supporto logistico del GSS.
Vengono fatte le prime perlustrazioni nel Bardinetese: ricognizione alla Grotta della Cava Vecchia, rilievo della Risorgenza di Bardineto ed esplorazione del Buranco de Crôse. Si effettuano battute sul Marguaréis e in altre zone del Cuneese con risultati pressoché nulli. Sul Monte Carmo lato Verzi di Loano si disostruisce, esplora e rileva il Buranco di Verzi.
Ben 6 escursioni del "Corso Introduttivo alla Conoscenza del Finale" sono organizzate da esponenti del GSS.

 
 
 
1986
Si conducono battute nel Toiranese, sul Marguaréis, in Val Tanaro e in altre valli cuneesi con risultati pressoché nulli.
Vengono completati l'esplorazione e il rilievo del Buranco di Verzi (M.Carmo, lato S-E).
Sul finire dell'anno inizia l'avventura bardinetese: il presidente Giorgio Da Bo decide di tentare il pompaggio del sifone iniziale della Risorgenza di Bardineto, approfittando del lungo periodo di siccità. Dopo due mesi di tentativi, il 26 ottobre si apre uno spiraglio tra l'acqua e la roccia, tale da permettere il passaggio di un canotto: iniziano così l'esplorazione e il rilievo del Buranco di Bardineto, dove vengono tra l’altro localizzati importanti reperti di “Ursus Spelaues” e di altri animali, tra cui il Rinoceronte di “Merck”. Contemporaneamente si intensificano le battute e le disostruzioni nel Bardinetese.
Un socio GSS collabora con i Belgi del C.S.A.R.I. al superamento per via subacquea del 2° sifone della Grotta delle Vene.
Aprile: viene allestita la Mostra su “Il Fenomeno Carsico in Provincia di Savona" presso l'atrio del Palazzo Comunale di Savona.
Tra Maggio ed Agosto: si organizza l'11° Corso di Speleologia. Malgrado l'intensa opera di propaganda solo 8 persone si iscrivono al Corso, di cui 3 già soci del GSS, e solo 5 proseguono l’attività speleologica nel GSS per alcuni anni.
Viene tenuto il 1° Corso Monografico di Speleologia all'Unitre di Savona.
1987
E' un anno dedicato quasi interamente al Bardinetese: si prosegue l'esplorazione e il rilievo del Buranco di Bardineto; viene localizzato e disostruito l'imbocco superiore che immette in nuove gallerie concrezionatissime che si collegano con la parte già nota tramite un saltino di 7 metri (portando il complesso ad uno sviluppo di 2  km e un dislivello di 100 m); si effettuano numerose disostruzioni e  battute, reperendo parecchie nuove cavità (tra cui quelle della zona di Barozzo).
Si avvia un rigoroso studio scientifico dell'idrogeologia dell'area carsica di Bardineto, con osservazioni, campionamenti ed analisi idrologiche: si effettuano in primavera due tracciamenti idrologici con fluoresceina, che permettono di appurare il collegamento del Rio Secco con le risorgente delle Dotte e del Buranco Rampiùn con la Fontana Garesca.
Si organizzano alcuni campi estivi sulle Apuane, con risultati pressoché nulli.
Sporadiche battute nel Toiranese, sulla Colla dei Termini e in altre zone del Cuneese non danno alcun risultato.
Giugno '87-Gennaio '88: per coinvolgere gli abitanti di Bardineto nelle ricerche, si organizza il 12° Corso di Speleologia, a cui prendono parte 13 bardinetesi, 2 albisolesi e una savonese che era già stata allieva del 1° Corso di Speleologia: 9 di essi, di cui 6 bardinetesi, entrano a far parte del GSS.
Estate: viene realizzato il filmato "Bardineto dall'acqua alle grotte. Sintesi di una ricerca sul territorio", con la "troupe" milanese dei 4 amici della "Video Documenta Net” e parecchi "attori" e "comparse" (13 soci + 10 collaboratori).
Due soci GSS partecipano al 15° Congresso Nazionale di Speleologia (Castellana, BA).
Il  GSS collabora alla realizzazione del libro “Le nostre grotte: guida speleologica ligure” edito dalla Società Speleologica Italiana, fornendo descrizioni, foto e rilievi delle grotte: Buranco de Dotte, Grotta  della Giara, Buranchino del Giogo e Buranco San Pietro.

 
1988
Si intensifica l'attività di ricerca nel Bardinetese: vengono esplorate numerose cavità, tra cui l'Inghiottitoio di Rio Secco, il Buranco du Stringa (B20/B33) e il Buranco di Monte Grosso.
Prosegue lo studio idrogeologico di sorgenti, inghiottitoi e torrenti sotterranei dei Bardinetese, con prelievo di campioni idrici e tracciamenti, il più importante dei quali permette di appurare il collegamento della Grotta Balbiseolo con la Fontana Garesca.
Si effettuano ricognizioni e disostruzioni al fondo del Buranco Rampiùn. Viene condotto un saggio di scavo paleontologico sotto la direzione di Andrea Lamberti nella Sala degli Orsi del Buranco di Bardineto (autorizzato dalla Soprintendenza Archeologica).: con una intensa opera di pompaggio si riesce a superare il sifone terminale del Buranco di Bardineto e a percorrere per un centinaio di metri una galleria fossile, nuovamente chiusa su sifone impraticabile.
Estate: con una intensa opera di disostruzione al fondo della Grotta Balbiseolo si  riesce ad avere ragione dell'occlusione concrezionale, ma al di là si può percorrere soltanto per 30 metri un meandro strettissimo, nuovamente  occluso da concrezione.
Viene condotta una modesta (e scarsa di  risultati) attività in altre zone (Marguaréis; Finalese; Toiranese, dove  si effettuano numerosi campionamenti idrici per un confronto con quelli  prelevati a Bardineto; Monte Galero, dove due distinte squadre localizzano ed esplorano la stessa grotta a pozzo venuta alla luce ai bordi di una strada da poco aperta).
Il GSS viene invitato ad organizzare il Convegno "Alle origini della Bormida: un patrida tutelare" in apertura della 30° Mostra Mercato della Comunità Montana Alta Val Bormida a Bardineto. "Phantaspeleo'88" (Costacciaro, PG) viene presentato il filmato del GSS e della Video Documenta Net, "Bardineto, dall'acqua alle grotte. Sintesi di una ricerca sul territorio”.

1989
Sul versante bardinetese del Monte Carmo, ad opera dei soci GSS bardinetesi e savonesi, si localizza, disostruisce ed esplora il Buranco della Pagliarina, che risulta essere la più profonda grotta della zona (-140 m).
Importanti scoperte vengono fatte pure pure nel Bardinetese: il Buranco du Rilli, il Buranco del Groppo, il Buranco da Ciasetta (B97) e il Buranco di Bedò; viene inoltre trovata una prosecuzione al Buranco di Monte Grosso e si termina la risalita del Pozzo Ellittico al Buranco Rampiùn, purtroppo senza i risultati sperati.
Viene condotto il pompaggio e il tracciamento del sifone terminale del Buranco de Dotte, allo scopo di verificare la consistenza dell'acquifero carsico, sia con intenti esplorativi, sia per condurre uno studio preliminare a una successiva captazione idropotabile del Comune.
Sul Marguaréis si disostruisce ed esplora “L’Alta" (-60 m circa).
Novembre-Marzo: si organizza il 13° Corso di Speleologia, su congiunta richiesta di tre giovani speleologi del G.S. "Cycnus" e di alcuni Savonesi-Albisolesi. Degli 11 partecipanti, 4 si iscrivono al GSS, ma solo due ne fanno realmente parte. Collabora attivamente con la D.S.L. nell'organizzare presso la Provincia di Savona la Tavola Rotonda su «Tutela dei territorio carsico ligure e promozione della Speleologia: proposte di leggi nazionale e regionale»; lo scopo della Tavola Rotonda, a cui partecipano esponenti del mondo speleologico, amministrativo e politico, è di sensibilizzare i Consiglieri e i Funzionari della Regione circa la necessità di avere al più presto una legge regionale sulla speleologia e la tutela del territorio carsico (tale legge viene promulgata l'anno successivo - L.R. n. 14/aprile 1990).

1990
Proseguono le battute e le disostruzioni nel Bardinetese, con la localizzazione di varie cavità minori. In una di queste grotte, la Bucca da Crosa, vengono reperiti i resti ossei di tre individui vissuti circa 4.000 anni fa.
Il GSS avvia una campagna di esplorazioni subacquee, coordinate da Rinaldo Massucco, che, col supporto logistico di altri soci del GSS, supera il sifone terminale del Buranco Rampiùn, effettua una ricognizione nella parte sommersa del Buranco della Fontana Garesca e collega per via subacquea i Sifoni del Pantano e della Sabbia nel Buranco di Bardineto, mentre con squadre d'appoggio del GSS due amici subacquei savonese e bresciano effettuano (separatamente) esplorazioni subacquee nel sifone terminale del Buranco de Dotte.
Nell'ambito del già avviato studio idrogeologico dell'area carsica di Bardineto, il GSS verifica con un nuovo tracciamento che la Fontana Garesca costituisce la risorgenza pure delle acque del Rio Barozzo. Inizia un nuovo e più preciso rilievo topografico del Buranco di Bardineto.
Si effettuano battute e disostruzioni sui versanti valbomidese e toiranese del Monte Carmo.
Si esegue il tracciamento idrologico delle acque del Buranco della Pagliarina e si campionano tutte le sorgenti della zona.
Due soci GSS partecipano al XVI Congresso Nazionale di Speleologia a Udine, con la presentazione di tre relazioni sulle ricerche del G.S.S. a Bardineto e nel Massiccio di Monte Carmo.
Due soci GSS partecipano il 28 aprile alla trasmissione di RAI 2 "Sereno Variabile", dove presentano alcuni spezzoni del filmato “Bardineto dall’acqua alle grotte”.
Inizia il lavoro di perimetrazione delle aree carsiche della Liguria (lavoro suddiviso tra i vari Gruppi della D.S.L. al fine di costituire il "Catasto delle Aree Carsiche", previsto dalla nuova Legge Regionale sulla Speleologia): alcune uscite sono dedicate al controllo delle aree carsiche di Bardineto, Parco dell'Adelasia e Pallare.

1991
Prosegue incessante l'attività nel Bardinetese, con nuovi tracciamenti idrologici, battute, disostruzioni ed esplorazioni e rilievo di alcune modeste cavità (Grotticella della Roveirola, Inghiottitoio del Rio Castellaro, Buranco del Sabato Sera e Inghiottitoio del Ponte di Rio Secco), la continuazione del nuovo rilievo di precisione del Buranco di Bardineto e l'inizio dell'esecuzione dei rilievi mancanti delle grotte scoperte ed esplorate gli anni precedenti.
Alla disostruzione dell'inghiottitoio del Rio Barozzo si dedica pure un campo estivo: dopo giorni e giorni passati a scavare come talpe nel greto del torrente, arriva ad ottobre una eccezionale piena che richiude completamente il buco e vanifica in un attimo ore e ore di duro lavoro!
Dopo il fallimento di Barozzo si riprendono in maniera decisa i lavori di disostruzione alla Grotta Balbiseolo.
Viene eseguito un nuovo tracciamento delle acque del Buranco della Pagliarina utilizzando il Leucofor BCF, che (grazie alle analisi dei fluocaptori eseguite dell'amico Meo Vigna del Politecnico di Torino) permette di appurare il collegamento con la sorgente dei Vaccarini.
Due soci GSS esplorano una grotta venuta alla luce a Bergeggi all’interno di una villa, a seguito di alcuni sbancamenti per l’ampliamento della  cantina (la Grotta “Ascheri”, dal nome dei proprietari della villa): poiché all’interno si trovano i resti fossili di uno scheletro umano (già individuati in precedenza dai proprietari), si decide di comune accordo con i Sigg.i Ascheri di non divulgare la notizia finché la Soprindentenza non dà l’autorizzazione. Su incarico della Soprintendenza Archeologica della Liguria inizia il lavoro di rilevamento della zona degli scavi archeologici nell’Arma delle Arene Candide.
Si conclude la perimetrazione delle aree carsiche: alcune uscite sono dedicate al controllo delle aree di Pietra Ligure, Isorella, Parco dell'Adelasia, Pallare, Millesimo e Roccavignale. Un socio GSS partecipa alle operazioni di pulizia della Spluga della Preta, in Veneto.
Aprile '91-Gennaio '92: viene organizzato il 14° Corso di Speleologia, a cui partecipano 8 persone, di cui 7 già iscritte al GSS.

1992
In occasione del 500° anniversario della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, il Comune di Savona organizza una spedizione naturalistica sull’isola caraibica di Saona (così chiamata nel 1494 in onore della nostra città dal navigatore savonese Michele da Cuneo, che partecipò al 2° viaggio nelle Americhe di Colombo), e il GSS viene invitato a prendere parte all’iniziativa, essendo l’isola completamente carsica: 4 soci effettuano così la 1^ spedizione extraeuropea del GSS.
La prosecuzione delle operazioni di disostruzione nella Grotta Balbiseolo  danno finalmente i risultati sperati: si esplorano nuovi ambienti  sempre più ampi e si raggiunge un torrente sotterraneo, presumibilmente proveniente dal Buranco Rampiùn; alla profondità di 160 m e a uno sviluppo di circa 1300 m, l’esplorazione viene temporaneamente sospesa a settembre a causa di uno stretto e lungo passaggio reso sifonante dalle eccezionali piogge autunnali. Parecchie uscite sono dedicate  all'ultimazione dei rilievi e dei posizionamenti mancanti delle grotte del Bardinetese, tra cui il Buranco di Bardineto e il Buranco du Stringa. Le scarse battute e disostruzioni nel Bardinetese permettono di localizzare modeste cavità.
Sotto la direzione dell'Ispettore della Soprintendenza Angiolo Del Lucchese si eseguono gli scavi archeologici alla Bucca da Crosa.
Prosegue il lavoro di rilevamento della zona archeologica nell’Arma delle Arene Candide.
Febbraio-Giugno: viene organizzato il 15° Corso di Speleologia, a cui si iscrivono 12 allievi, di cui solo 4 entrano a far parte del GSS.

 
1993
Viene organizzata la 2^ spedizione speleologica sull’Isola di Saona, a cui prendono parte tre soci GSS.
Nel Bardinetese vengono effettuati 3 mini-campi esplorativi alla Grotta Balbiseolo, si esplora il Pozzetto Scanner e altre grotte minori, viene intrapreso un inconcludente scavo all’inghiottitoio del Rio Cuneo e viene effettuato il tracciamento del Rio Avoiai, che eccezionalmente arriva fino all’Inghiottitoio a Valle del Rio Avoiai e che permette di verificare la correlazione con il Buranco di Bardineto.
Viene concluso il lavoro di rilevamento di precisione dell’area degli scavi archeologici nell’Arma delle Arene Candide.
Su segnalazione del direttore del Museo del Sassello, dott. Gianpaolo Dabove, viene esplorata e rilevata la Tana di Monte Bono a Mioglia (SV).
A  seguito di lavori di cava, vengono alla luce a Cairo Montenotte due  grotte: dopo il blocco dei lavori, su interessamento della Delegazione  Speleologica Ligure e disposizione della Regione Liguria, il GSS viene  incaricato di esplorare e documentare la Grotta della Mina, mentre la Grotta della Breccia viene affidata al G.G. CAI Savona.
Aprile-Giugno: viene organizzato il 16° Corso di Speleologia: dei 13 allievi, 6 entrano a far parte del GSS.
Presso l’Atrio del Comune di Savona viene organizzata una Mostra fotografica su “Saona-Savona 1492-1992”.
Viene presentato il filmato “Bardineto, dall’acqua alle grotte”, al 3° Concorso Nazionale Video Trofeo Anthia” nell’ambito della Mostra del Libro di Peagna di Ceriale (SV).
Vedono finalmente la luce la pubblicazione "Grotte e Carsismo dell'Alta Valle Bormida – La Bormida di Bardineto" e il n. 17 del Bollettino "Stalattiti e Stalagmiti” (relativo all’attività degli anni 1979-1990), che  vengono rispettivamente presentati a Pallare, nell’ambito della XXXV  Mostra Mercato dell’Alta Val Bormida e a Savona, presso la Sala  Consiliare della Provincia.
Grotte e Carsismo dell'Alta Val Bormida
1994
Viene organizzata la 3^ spedizione speleologica sull’Isola di Saona, a cui prendono parte 9 soci GSS.
Nel Bardinetese viene esplorato il Buco dell’Ombrello, profondo 80 metri, ed altre grotte minori quali la Grotta dei Puffi, si effettua la colorazione del torrente del Buranco Rampiùn per accertarne la correlazione con quello della Grotta Balbiseolo, si documenta una galleria pensile sopra il Salone President nel Buranco di Bardineto e si intraprende uno scavo ai Buranchi Binei, che permette di scoprire un deposito di ossa di animali.
Sotto la direzione dell'Ispettore della Soprintendenza Angiolo Del Lucchese si esegue la 2^ campagna di scavi archeologici alla Bucca da Crosa.
Sul Monte Carmo lato Bardineto viene disostruito ed esplorato il Buranco 2° della Pagliarina.
Si dà inizio ai lavori di documentazione delle grotte delle aree carsiche di Millesimo, Murialdo e Calizzano, oggetto del 2° volume“Grotte e Carsismo dell’Alta Val Bormida”, rilevando il Pozzo di San Bernardino a Murialdo e alcune grotte di Millesimo.
Si esplorano nuovi ambienti nella Grotta della Mina di Cairo Montenotte (SV) e due modeste cavità in Val Grana (CN), presso il Colle del Mulo.
Aprile-Luglio: viene organizzato il 17° Corso di Speleologia, a cui si iscrivono 21 allievi, ma solo 2 di essi entrano a far parte del GSS per qualche anno.
5 soci GSS partecipano ai lavori del XVII Congresso Nazionale di Speleologia a Castelnuovo Garfagnana (LU), nel corso del quale viene presentata una relazione sulle ricerche del GSS nel Buranco di Bardineto.

1995
Nel Bardinetese viene concentrata l’attività nella zona di Barozzo, dove vengono esplorate la Grotta Ingrata (circa 100 m di sviluppo) e altre grotte minori; nell’area compresa tra il Rio Secco e il Rio dei Balzi Lunghi viene esplorato la Grotta del Vento del Nord per circa 30 m e il Pozzo SAM di 15 m circa all’interno del Buranco da Bordara.
Proseguono i lavori di documentazione delle grotte delle aree carsiche della Valle Bormida, nel corso dei quali vengono esplorati una nuova sala al fondo della Grotta della Madonna del Santuario di Millesimo e brevi prosecuzioni nella Grotta dell’Acquedotto di Roccavignale.
Aprile-Luglio: viene organizzato il 18° Corso di Speleologia, a cui si iscrivono anche questa volta 21 allievi, ma solo 3 di essi entrano a far parte del GSS.
Presso la Sala espositiva della Provincia di Savona viene organizzata una Mostra fotografica su “A Saona 500 anni dopo”.
Il GSS collabora (con capitoli dedicati alle grotte) al libro “Michele da Cuneo e l’Isola di Saona” di Giuseppe Milazzo e “Bric Tana e Valle dei Tre Re. Un parco tra natura e storia” di Luigi Ferrando.

1996
Nel Bardinetese gli unici risultati degni di nota sono l’esplorazione della Grotta di Nonna Garesca (25 m di sviluppo) e di nuovi tratti nella Grotta M4 di Barozzo e nella Tana de Dotte.
Nel Toiranese viene esplorata una modesta cavità, la Grotta Daniei-Vaccarini.
Si dà inizio, in collaborazione con il Gruppo Grotte Novara, allo studio e alla documentazione delle grotte valbormidesi che si aprono nella “Formazione di Molare”. Nell’ambito di queste ricerche, viene esplorato un nuovo ramo all’interno della Tana de l’Orpe.
Iniziano le ricognizioni all’interno di una grotta esplorata nella zona di Vetria (Calizzano) dall’amico Sandro Buscaglione, deceduto nel mese di febbraio, con l’intento di documentarla e dedicargliela.
Alcuni soci effettuano ricerche in una zona della provincia di Udine, esplorando e rilevando due modeste cavità.
Viene organizzata la 1^ spedizione speleologica a Cuba, a cui partecipano 6 soci GSS, alcuni esponenti del G.G. CAI Savona e speleologi locali.
Aprile-Luglio: viene organizzato il 19° Corso di Speleologia, con 9 allievi, di cui solo 3 entrano a far parte del GSS.

1997
Nel Bardinetese l’attività viene concentrata nelle zone del Rio Barozzo e del Rio Fornace, dove iniziano gli scavi di alcuni buchi e vengono esplorate alcune grotte, di cui la più interessante è la Grotta del Giaciglio.
Il risultato più importante è comunque l’esplorazione del Ramo “More Ferarum” nella parte a monte della Grotta Balbiseolo, che chiude su sifone.
Vengono esplorate inoltre alcune grotte minori e la “Saletta Ida” al fondo del “Ramo dei Bardinetesi” nel Buranco di Bardineto.
Nel Comune di Balestrino, presso il Rio del Mulino, su segnalazione di un informatore, si disostruisce ed esplora la Grotta di Giacinto (140 m di sviluppo).
Viene completato il rilievo della Grotta “Sandro Buscaglione” a Vetria e della Grotta del Biancospino sul Monte Carmo (anch’essa esplorata anni addietro dal compianto amico Sandro).
Prosegue la documentazione delle grotte valbormidesi che si aprono nella “Formazione di Molare”, con la localizzazione di parecchie grotte non note; si eseguono i rilievi anche di alcune grotte marine nella zona di Celle Ligure e di Albisola Capo.
A Bergeggi vengono effettuati i rilievi di precisione delle Grotte 1^ e 2^ del Lido delle Sirene e si inizia il rilievo della Grotta Ascheri.
Su segnalazione di due amici vengono esplorate due modeste cavità a Noli (la Grotta del Rio Luminella) e a Finale Ligure (Grotta “Cisque”).
In collaborazione con il Gruppo Grotte Novara si esplorano alcune grotte in provincia di Udine (Comuni di Verzegnis e Tolmezzo).
Maggio-Agosto: si decide di organizzare a titolo sperimentale un “Corso di Introduzione all’Esplorazione Speleologica”, a cui si iscrive una sola allieva.
Ottobre-Dicembre: viene organizzato il 20° Corso di Speleologia, con 10 allievi, di cui 3 entrano a far parte del GSS.
All’incontro nazionale "Speleopolis ‘97" di Casola Valsenio (RA) viene presentato il documentario sulla spedizione italo-cubana “El Moncada ‘96” e si collabora all’allestimento degli stands culturale e gastronomico della Sociedad Espeleologica de Cuba.

1998
Due sono i risultati più importanti nell’area carsica di Bardineto: l’esplorazione della “Galleria dei Babbi di Natale” nella Grotta Balbiseolo (700 m circa) e della Grotta del Boscaiolo di Barozzo (290 m di sviluppo e –83 m di profondità).
Nel Bardinetese vengono esplorate anche un nuovo tratto di circa 30 m nell’Inghiottitoio di Rio Secco e la Grotta dell’Uviazzo.
Prosegue la documentazione delle grotte valbormidesi che si aprono nella “Formazione di Molare” e di quelle che si trovano nei Comuni di Millesimo, Murialdo e Calizzano (talvolta coincidenti).
Su segnalazione di un informatore, vengono localizzate e documentate due grotte presso la Cava di Bormida (SV).
Viene  ritrovata una grotta esplorata dal GSS agli inizi degli anni ’80 nei pressi del Giogo di Giustenice, a cui viene dato il nome di “Buranco della Previa”.
Si localizza ed esplora in Val Varatella, in Comune di Balestrino, l’Inghiottitoio del Rio di Mezzane.
Vengono effettuate parecchie battute e scavi sul Mondolè (CN), dove viene esplorato il Garbo du Bedun (-110 m).
Viene organizzato un campo di documentazione topografica e archeologica (su incarico della Soprintendenza Archeologica della Liguria) presso la Grotta Dragunaira (Castellermo, Vendone).
Due soci GSS partecipano alla 2^ spedizione italo-cubana “San Vicente ‘98”, organizzata in collaborazione con il G.G. CAI Savona, il G.G. CAI Novara, il G.S. “Niphargus” Roma, lo S.C. Etneo e speleologi locali.
Il GSS viene chiamato a collaborare alla riprese della trasmissione RAI “Geo & Geo” nelle grotte Arma Pollera e Arma de Fate per un documentario su “L’Uomo di Neandhertal in Liguria”.
Novembre '98 – Febbraio '99: viene organizzato il 21° Corso di Speleologia, con 10 allievi e 4 iscritti al GSS.
Alcuni soci GSS partecipano ai lavori del XVIII Congresso Nazionale di Speleologia organizzato a Chiusa Pesio (CN).

1999
Nell’area carsica di Bardineto il risultato esplorativo più importante viene ancora una volta conseguito nella Grotta Balbiseolo, dove si esplorano alcuni nuovi rami fossili.
Nei rami superiori del Buranco di Bardineto vengono individuati (in collaborazione con il prof. Giuseppe Vicino, curatore del Civico Museo del Finale) alcuni “nidi” d’orso, ovvero le cuccie dove gli orsi speleo trascorrevano il letargo invernale.
In Val Bormida continuano le ricerche nella “Formazione di Molare”, in particolare a Millesimo, Cairo e Giusvalla, dove si individuano alcune piccole cavità (Pozzetto del Bidonasso, Antro n. 1 e n. 2 del Bric del Bazzo e Risorgenza dei Lavagnini), si rileva la Tanazza del Rizzo (all’interno del Parco dell’Adelasia), e si conducono tracciamenti idrologici nella zona del Bric Tana.
In Piemonte proseguono le esplorazioni e i rilevamenti di alcuni nuovi rami nel Garbo du Bedùn (Mondolè, CN).
Settembre-Novembre: viene organizzato il 22° Corso di Speleologia, uno dei più infruttuosi della storia del GSS: si iscrivono solo 4 allievi e nessuno prosegue l’attività speleologica.

2000
Nell’area carsica di Bardineto si esplorano  alcune nuove grotte (“Luna Rossa” e “Figlia di un Rio Minore”)  ed inizia la disostruzione del “Buco delle Foglie”.
In Val Bormida proseguono le ricerche nel Parco dell’Adelasia, con l’individuazione di una nuova grotta (Pertùs du Manuà) e viene terminato il rilievo di precisione dell’Arma del Vallonasso (Calizzano).
Nell’area carsica di Monte Carmo vengono effettuate parecchie uscite di ricerca, disostruzione e documentazione di vecchie e nuove grotte, in vista del 5° Convegno Speleologico Ligure, dedicato principalmente al Toiranese: in particolare si esplora la “Grotta sopra alle Baisse” e viene terminato il rilievo del Buranco 2° della Pagliarina. Si effettua inoltre un nuovo tracciamento del sifone terminale del Buranco della Pagliarina.
A Finale Ligure si esplora la Grotta del Pentolino, nella zona del Rio Mortà.
A Bergeggi viene localizzata la Tana del Tasso, di cui il GSS aveva eseguito un rilievo negli anni ’70, senza però mettere a catasto la grotta.
Nella Grotta della Galleria di Bergeggi il GSS collabora alla prima fase di monitoraggio dei parametri  ambientali (temperatura e concentrazione dell’anidride carbonica), nell’ambito di uno studio scientifico affidato da Comune e Pro Loco di Bergeggi alla Delegazione Speleologica Ligure e alla Società Speleologica Italiana, in vista di una possibile turisticizzazione della  grotta.
Si organizza il 23° Corso di Speleologia, che vede l’iscrizione di 7 allievi, di cui solo due aderiscono al GSS.
Parecchi soci GSS partecipano al 5° Convegno Speleologico Ligure, organizzato a Toirano dalla Delegazione Speleologica Ligure e dal G.S. “Cycnus”.

2001
Nell’area carsica di Bardineto vengono disostruite ed esplorate alcune nuove grotte (Grotta Sirio, Buco delle Foglie, Pozzetto Ghirbana, Pozzetto sotto “Cian dell’Ase” e una prosecuzione nella Grotta Luna  Rossa).
Nell’area carsica di Monte Carmo proseguono le analisi e le ricerche relative alla sorgente carsica dei Vaccarini e si esplora un breve camino oltre la pericolosa frana terminale del Buranco 2° della Pagliarina.
Nella Grotta della Galleria di Bergeggi parecchie giornate sono dedicate alla prosecuzione del rilievo di precisione e del monitoraggio dei parametri ambientali, nell’ambito dello studio scientifico condotto in collaborazione con la Società Speleologica Italiana e con la Delegazione Speleologica Ligure; viene inoltre effettuato (con esito negativo) un tracciamento idrologico con fluoresceina del piccolo corso d’acqua temporaneo interno, per verificarne l’eventuale correlazione con due sorgenti carsiche sottomarine che scaturiscono nella vicina Grotta marina di Bergeggi.
Nel Finalese viene completato il rilievo dell’Arma di Zerbi.
In Piemonte alcuni soci GSS conducono campionamenti e studi idrogelogici di alcune sorgenti carsiche delle Valli Ellero e Maudagna (CN) e prendono parte ad un campo estivo sul Marguareis, in collaborazione con altri speleologi liguri.
In  collaborazione con altri speleologi liguri ed emiliani vengono dedicate alcune giornate di ricerche ed esplorazioni in sulle Alpi Apuane, nella Grotta Milazzo e nei “Rami di Valinor” all’Antro del Corchia.
Si organizza il 24° Corso di Speleologia, che vede la partecipazione di 7 allievi, di cui ben 6 si iscrivono al GSS, tra questi Alessandro Falco e Raffaella Siri molto attivi.

 
2002
Nell’area carsica di Bardineto il risultato più importante è l’esplorazione, tramite superamento di un laghetto semisifonante, delle “Gallerie della Domenica delle Palme” nella Grotta Balbiseolo, per uno sviluppo complessivo di oltre 700 m; il tracciamento di un ruscelletto reperito nei nuovi rami permette di appurare la connessione tra la Grotta Balbiseolo e il Buranco di Bardineto.
Sempre nel Bardinetese vengono disostruite ed esplorate alcune nuove grotte (Grotta “Cynar”, Buco del Bacco, Pozzetto del “Cinghiale Tonante”).
Nella Grotta della Galleria di Bergeggi si raggiunge e si documenta la “Saletta Orfei” tramite risalita su palo d’arrampicata.
Proseguono le ricerche all’interno del Parco dell’Adelasia, dove vengono esplorati nuovi rami oltre la cascata terminale della Grotta degli Olmi.
Nel Finalese si raggiunge in parete la “Grotta dell’Arcangelo” allo scopo di recuperare alcuni reperti preistorici in superficie per conto della Soprintendenza Archeologica della Liguria.
Nella zona di Stella Corona (SV) alcuni soci GSS collaborano con il Gruppo Grotte CAI Novara allo studio e al rilievo della Grotta del Picco.
In Piemonte alcuni soci GSS proseguono le ricerche sul Marguarèis e sul Mongioie (CN), in collaborazione con altri speleologi liguri mentre in Toscana vengono portate avanti le ricerche e le esplorazioni sulle Alpi Apuane, in Toscana, nei “Rami di Valinor” dell’Antro del Corchia, in collaborazione con altri speleologi liguri ed emiliani.
Un socio GSS prende parte ad una spedizione speleologica in Messico, organizzata dall’Associazione “La Venta”. Il GSS organizza il 25° Corso di Speleologia, che vede la partecipazione di 9 allievi, di cui 4 si iscrivono al GSS, di questi solo Fabrizio Falco proseguirà l'attività.
Nell’ambito delle “Giornate Nazionali della Speleologia”, promosse dalla Società Speleologica Italiana al fine di divulgare maggiormente l’attività speleologica in tutta Italia, il GSS organizza una Tavola Rotonda presso la Provincia di Savona su "Torrenti  sotterranei e sorgenti carsiche in Provincia di Savona: il contributo degli speleologi per le risorse idropotabili attuali e future".

 
 
 
2003
Nell’area carsica di Bardineto si esplorano alcune nuove grotte (“Pococè”, “Orus” e Tana in Parete di Barozzo) e una breve prosecuzione nella Tana de l’Uviu da Ciappa.
Nel Buranco Rampiùn viene localizzato ed esplorato un nuovo ramo fossile di circa 150 metri (Gallerie “Gom Jabbar”).
Un nuovo tracciamento dell’inghiottitoio del Rio Barozzo permette di escludere la connessione con la parte conosciuta della Grotta Balbiseolo.
Proseguono le ricerche nel Parco dell’Adelasia, dove vengono effettuati alcuni tracciamenti idrologici e si esplorano la Grotta del Faggio e nuovi rami nella Grotta degli Olmi.
A Murialdo viene esplorata una nuova cavità verticale (la Grotta di Bernarda), mentre nella limitrofa zona di Perlo, già in territorio piemontese, si localizza una prosecuzione nella Tana del Castelletto.
Viene ultimato il lavoro di censimento delle cavità pericolose  (con imbocco a pozzo) presenti nella Provincia di Savona, eseguito in  collaborazione con altri due gruppi speleologici locali (G.S. Cycnus di  Toirano e S.C. Panda di Zuccarello) per conto della Provincia di Savona.
Durante  il campo estivo al Marguareis, effettuato in collaborazione con altri  gruppi speleologici (in prevalenza liguri), due soci GSS localizzano  nella parte francese l’“Aven du Ramaya”, che viene esplorata per una profondità di circa 50 metri.
Si organizza il 26° Corso di Speleologia, che vede la partecipazione di 11 allievi, di cui solo 3 si iscrivono al GSS.
Nell’ambito delle “Giornate Nazionali della Speleologia” il GSS organizza a Bardineto una Tavola Rotonda su “Acque sotterranee, aree protette ed aree carsiche: l’impegno  della Regione Liguria, degli Enti locali e dei Gruppi Speleologici per  la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del Territorio e delle  risorse idriche” nel corso della quale vengono inaugurati i pannelli didattici degli itinerari carsologici realizzati dal GSS.
4 soci GSS partecipano ai lavori del XIX Congresso Nazionale di Speleologia organizzato a Bologna.
2004
Nell’area carsica di Bardineto si esplorano una breve prosecuzione nella Grotta “Cynar”, il Buranco del Picchio a Sud di Monte Grosso e il Buco del Susciotto, oggetto di lavori di disostruzione da alcuni anni, che viene esplorato per una trentina di metri, fino ad un restringimento da allargare.
Proseguono le ricerche nel Parco dell’Adelasia, con nuovi tracciamenti idrologici e l’esplorazione di nuovi rami nella Grotta degli Olmi.
Molte uscite vengono dedicate alla documentazione di grotte già note della Val Bormida, per la pubblicazione su “Grotte e Carsismo dell’Alta Val Bormida: la Bormida di Millesimo”, che viene ultimata nel mese di ottobre.
Nel Finalese viene disostruita ed esplorata la Grotta del Maresciallo.
Durante  il campo estivo al Marguareis, effettuato in collaborazione con altri gruppi speleologici (in prevalenza liguri), prosegue l’esplorazione  dell’“Aven du Ramaya”.
Al 27° Corso di Speleologia partecipano 8 allievi, ma solo 1 si iscrive al GSS, Chiara Bislenghi.

2005
Nell’area carsica di Bardineto proseguono le esplorazioni nelle grotte Balbiseolo (alcune centinaia di metri di nuove gallerie fossili denominate "Galleria dei Befani" e “Galleria Lucente”), Buranco Rampiùn (circa 100 metri di una galleria oltre il Salone Andromeda in direzione a monte) e Buco del Susciotto (due nuovi pozzetti). Vengono inoltre esplorate alcune cavità di modeste dimensioni (Frattura-pozzo “Nu ghe n’è”, “Buco sotto la Ciasa di Battè”, Pozzetto delle Radici) e una breve prosecuzione nell’Antro della Valenza.
Sul finire dell’anno si dà inizio ad una campagna di documentazione delle grotte del Finalese, con l’intento di arrivare ad una pubblicazione sull’area carsica.
Proseguono (senza importanti risultati) le attività di ricerca in Toscana, sulle Alpi Apuane, e in Piemonte, sul Marguareis e a Caprauna, condotte in collaborazione con altri Gruppi Speleologici liguri e non.
Al 28° Corso di Speleologia partecipano 12 allievi, di cui la metà si iscrive al GSS.
A Millesimo, nella Sala Consiliare della Comunità Montana Alta Val Bormida, viene presentato il nuovo volume realizzato dal GSS "Grotte e Carsismo dell'Alta Val Bormida - La Bormida di Millesimo".
Il GSS aderisce all’iniziativa promossa dalla Società Speleologica Italiana in collaborazione con Legambiente “Puliamo il mondo sotterraneo”, organizzando tre giornate di pulizia rispettivamente nella Tana du Mortou di Spotorno, nei Sotterranei della Fortezza di Savona sul Priamàr e presso l’imbocco del Buranco di Bardineto.

2006
Nell’area carsica di Bardineto si esplorano la Grotta “GEM” (30 m di dislivello e 80 m di sviluppo), alcuni tratti fossili nella Grotta Balbiseolo, una nuova risalita a monte nel Buranco Rampiùn, alcune brevi prosecuzioni al Buco del Susciotto e alla Tana de l’Uviu da Ciappa e due modeste cavità (Buranco Cita e Buranco da Ruè).
Prosegue la campagna di documentazione delle grotte del Finalese.
Viene terminato il rilievo della Grotta di Rio Luminella a Noli.
Si localizza, su segnalazione dell’amico Arturo Borbonese, una interessante sorgente carsica nei pressi della Chiesa di S. Lorenzo di Varigotti, dove si tenta senza successo di reperire qualche buco che permetta di esplorare il sistema ad esso legata.
Viene esplorato un nuovo tratto nella Grotta del Santuario del Deserto di Millesimo.
Sul Bric Agnellino, grazie alla segnalazione di un amico informatore, viene ritrovato un pozzo esplorato negli anni ’70 dal GSS, ma mai documentato.
In collaborazione con il G.S. Alassino ed altri speleologi liguri, alcuni soci partecipano all’esplorazione delle grotte “Tequila Bum Bum” e “Foglie Volanti” a Caprauna (CN), e alla loro congiunzione.
Al 29° Corso di Speleologia partecipano 10 allievi, di cui solo 3 si iscrivono al GSS.
A Bardineto viene organizzato il Convegno “Alle origini di Bardineto: il Buranco”, nell’ambito del quale viene presentato il libro-guida realizzato dal GSS "Dall’acqua alle grotte. Alla scoperta del carsismo e delle grotte di Bardineto. Itinerari carsologici”.
Il GSS aderisce all’iniziativa promossa dalla Società Speleologica Italiana “Puliamo il Buio”, effettuando una giornata di pulizia nei Sotterranei della Fortezza di Savona sul Priamàr.
Alcuni soci GSS partecipano al 6° Convegno Speleologico Ligure, organizzato a Campomorone (GE) dal G.S. Bolzaneto CAI.
Il GSS contribuisce alla stesura della “Bibliografia Speleologica Ligure” edita dalla Delegazione Speleologica Ligure.

2007
Nell’area carsica di Bardineto si esplorano un nuovo salone di crollo nella Grotta Balbiseolo, e alcune modeste cavità, tra cui il Buco di Mezzo e la Grotta del Mecca.
Sempre nel Bardinetese proseguono le disostruzioni al Buco del Susciotto e si intraprende un nuovo scavo al fondo della Tana del Castellaro.
Vengono effettuate alcune risalite esplorative alla Grotta degli Olmi (Parco dell’Adelasia, Ferrania).
Prosegue la campagna di documentazione delle grotte del Finalese.
Durante il campo estivo al Marguareis, effettuato in collaborazione con altri gruppi speleologici (in prevalenza liguri), viene esplorata la Grotta “Omega 8”, trovata libera dal ghiaccio che da sempre ne ostruiva il fondo.
In collaborazione con il G.S. Alassino ed altri speleologi liguri, vengono condotte nuove esplorazioni nelle grotte “Tequila Bum Bum” e “Foglie Volanti” a Caprauna (CN).
Al 30° Corso di Speleologia partecipano 6 allievi e solo 1 prosegue l’attività speleologica con il GSS.
2 soci GSS partecipano ai lavori del XX Congresso Nazionale di Speleologia organizzato a Iglesias (CA).
Il GSS aderisce all’iniziativa promossa dalla Società Speleologica Italiana “Puliamo il Buio”, effettuando due giornate di pulizia rispettivamente nei Sotterranei della Fortezza di Savona sul Priamàr e presso l’imbocco del Buranco di Bardineto.
L’anno termina con una cena e una serata di proiezioni, a cui partecipano anche alcuni vecchi soci del GSS, organizzata per festeggiare i 40 anni del GSS.
2008
Nell’area carsica di Bardineto si esplorano un nuovo pozzetto al Buco del Susciotto e si esegue il rilievo topografico del Buranco Cita e del Pozzetto C5 in zona Rio Cuneo. Si intraprendono inoltre varie disostruzioni, con scarsi risultati.
Prosegue la campagna di documentazione delle grotte del Finalese.
Sempre nel Finalese, nella Grotta dell’Arcangelo, viene eseguito il rilievo e viene condotto un saggio archeologico, su incarico della Soprintendenza Archeologica della Liguria.
Durante il campo estivo al Marguareis, effettuato in collaborazione con altri gruppi speleologici (in prevalenza liguri), vengono esplorati alcuni nuovi rami nelle Grotte “Omega 8”, “Omega 3” e "Piaggiabella”.
Al 31° Corso di Speleologia si iscrivono solo 3 allievi, di cui 1 prosegue l’attività speleologica con il GSS.
Il GSS aderisce all’iniziativa promossa dalla Società Speleologica Italiana “Puliamo il Buio”, effettuando una giornata di pulizia nei Sotterranei della Fortezza di Savona sul Priamàr.
Il GSS collabora con la Provincia di Savona alla realizzazione della manifestazione “Educambiente ‘08”, dedicata all’acqua, organizzando una lezione, una proiezione e una visita guidata.

.....continua
Ultimo aggiornamento: 14/10/2024
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